Cripta del Duomo Siena

ORARI DI APERTURA E VISITA:
Da 1 marzo a 2 novembre 10:30 – 19:00 - Da 3 novembre a 28 febbraio 10:30 – 17:30 - Da 26 dicembre a 6 gennaio 10:30 – 19:00

Quella che oggi è conosciuta come la Cripta del Duomo, fu scoperta per caso nel 1999 in occasione di indagini per il consolidamento del pavimento della Cattedrale Mariana, allorquando in prossimità del pulpito di Nicola Pisano fu notato un inquietante avvallamento. Cercando di capirne l’origine venne scoperta appunto “la cripta”.
Il locale potrebbe essere stato l’atrium dell’antica cattedrale senese, antecedente a quella odierna, come dimostrano i resti dell’ingresso a tre fornici in cui, nel 1317 venne incorporata l’abside del battistero nuovo. In questa data fu edificato il battistero attuale, dopo la distruzione di quello antico e si provvide anche ad un ampliamento del duomo soprastante. Per far questo, le volte dell’atrio vennero segate e furono costruiti muretti di sostegno in mattoni per sorreggere la nuova porzione di pavimento. A seguito di ciò, il locale  residuo venne riempito di terra e detriti, come allora si usava per evitare il trasporto di materiali derivanti da demolizioni.
La struttura originaria doveva corrispondere a un atrio porticato chiuso, posto davanti alla facciata con gli ingressi alla chiesa posti lateralmente. In effetti, non si sa ancora bene cosa fosse questo luogo; gli studi ancora in corso non permettono risposte certe ed i dubbi si accavallano con le domande senza risposta.
Comunque sia il locale si presenta già a prima vista eccezionale per la magnificenza delle strutture e delle decorazioni. Il visitatore si trova jn un ambiente vergine e perfettamente conservato ed ha il privilegio di poter osservare le decorazioni di una chiesa medievale come effettivamente erano in origine. Insomma, l’effetto estetico dell’ambiente è quello di un vero tripudio di colori vividi e sfolgoranti, alquanto diverso dall’idea che spesso si ha di chiese medievali cupe e oscure.
Bellissimi nella conservazione intatta dei colori e delle parti in oro anche gli affreschi con le “Storie della Passione”. Datati agli anni Settanta del Duecento, questi affreschi si rivelano sicuramente fondamentali per meglio comprendere lo sviluppo della scuola pittorica senese. Indubbiamente questo locale e i suoi dipinti, direttamente risorti dal XIII secolo, furono probabilmente la scuola e il laboratorio dove studiò e si formò Duccio di Buoninsegna e costituiscono, sicuramente, una delle maggiori attrazioni che Siena possa offrire al colto visitatore.